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L’Iniziativa SSR non distrugge solo la SSR, ma anche il cinema svizzero. Si tratta di un pezzo importante della nostra cultura.
Distrugge la coesione del nostro Paese
Un attacco alla SSR è un attacco alla coesione della Svizzera. Film e serie svizzere mostrano il nostro sguardo sul mondo e raccontano storie di casa nostra: dal Vallese di Tschugger, alla commedia Bonjour Ticino, ai villaggi romanci come in L’ultim Rumantsch, fino alla Svizzera romanda con Winter Palace. Mostrano persone che comprendiamo, luoghi che conosciamo e lingue che parliamo. Questi contenuti creano identità e rafforzano la coesione nazionale. Senza il sostegno della SSR, questo legame culturale si spezzerebbe.
Spazza via film e serie svizzere
Tutti e tutte guardiamo contenuti di provenienza internazionale, ed è giusto così – finché possiamo avere anche i nostri. L’iniziativa però impedirebbe proprio questo: vuole tagliare i fondi che ci permettono di raccontare le nostre storie. Al loro posto aumenterebbero le serie acquistate e i formati internazionali, molto più economici delle produzioni svizzere. In questo modo sparirebbero dal palinsesto le voci, i dialetti e le prospettive svizzere – lasciando ancora più spazio ai trend di TikTok e alle produzioni hollywoodiane.
Distrugge i posti di lavoro di un intero settore
L’iniziativa cancellerebbe migliaia di posti di lavoro qualificati: attori, sceneggiatori/trici, operatori/trici di ripresa, tecnici/che del suono, produttori/trici, scenografi/e, pittori/trici di scena, addetti/e all’illuminazione, sarti/e. Artigiani/e e artisti/e che amano il proprio mestiere, che raccontano storie umane, che vogliono informare e intrattenere il pubblico. Il settore audiovisivo svizzero nel suo insieme è in forte crescita: sempre più aziende vogliono presentarsi attraverso video e i cortometraggi stanno diventando sempre più importanti sui social media. L’industria audiovisiva svizzera ha bisogno di una certa dimensione per poter restare competitiva: Per questo servono anche il cinema svizzero e la SSR.
Buonanotte alle regioni e alle comunità linguistiche
La SSR è radicata in tutte le regioni linguistiche del Paese. Ed è proprio lì che investe in produzioni locali e al servizio della diversità culturale. Se questo budget venisse dimezzato, questa «svizzeritudine» non potrebbe più essere mantenuta. Senza il sostegno della SSR, interi ecosistemi regionali crollerebbero: in Svizzera romanda, in Ticino o nelle regioni romance molti film, serie e documentari non potrebbero semplicemente più essere prodotti.
Anche le offerte accessibili, come sottotitoli, audiodescrizioni o trasmissioni in lingua dei segni, non potrebbero più essere proposte nella stessa misura.
Domande frequenti
Perché l’iniziativa ha un impatto sul cinema svizzero?
La SSR ha un mandato chiaro: promuovere la cultura svizzera, inclusi cinema, letteratura e musica. Per questo investe ogni anno in produzioni svizzere. Indebolire la SSR significa indebolire automaticamente anche la creazione culturale del nostro Paese.
Come funziona la collaborazione tra la SSR e il settore cinematografico svizzero?
Attraverso il cosiddetto «Pacte de l’audiovisuel». Questo accordo definisce le condizioni quadro per le coproduzioni della SSR con produttori e produttrici indipendenti e garantisce oggi 34 milioni di franchi all’anno al cinema svizzero indipendente. Grazie a questi fondi, la SSR partecipa alla realizzazione di documentari e film, sia brevi che lunghi, oltre che di film d’animazione. La SSR è dunque un partner di finanziamento essenziale per il cinema svizzero. Nel 2024 la SSR ha sostenuto 220 film, serie e doppiaggi svizzeri. Se l’iniziativa venisse approvata, questi fondi non potrebbero più essere messi a disposizione e l’accordo non potrebbe essere rinnovato.
Perché film e serie svizzere hanno bisogno dei fondi della SSR?
La Svizzera è un Paese piccolo, multilingue e fortemente segmentato. Molte produzioni non possono coprire i costi, pur essendo socialmente rilevanti. La SSR contribuisce a correggere questo fallimento del mercato.
Esistono anche sovvenzioni federali e aiuti regionali, ma, soprattutto per quanto riguarda le serie, senza la SSR molte produzioni non potrebbero più essere realizzate in Svizzera.
Quanto denaro riceve il settore cinematografico svizzero dalla SSR?
Il budget annuale del Pacte de l’audiovisuel ammonta ad almeno 34 milioni di franchi, suddivisi in 20 milioni per televisione e multimedia, 10 milioni per film cinematografici e 2 milioni per produzioni d’animazione. Sono inoltre previsti 4 milioni per i contributi al merito (Succès Passage Antenne).
Grazie a questi fondi la SSR partecipa ogni anno, insieme ad altri finanziatori, a circa 80 documentari, 35 film brevi e lunghi e 7–8 serie TV. A ciò si aggiungono contratti di sviluppo, versioni accessibili (sottotitoli, audiodescrizione) e altri contenuti multimediali. Inoltre, la SSR assegna annualmente oltre 40 milioni in mandati di produzione, ad esempio per TATORT o per serie come La linea della palma, oltre ad altri formati che oggi confluiscono per circa l’80% in case di produzione e professionisti/e svizzeri. Con un sì all’iniziativa, per ragioni di risparmio, una parte crescente di questi mandati verrebbe affidata a produzioni estere.
Le persone con disabilità sono colpite dall’iniziativa?
Sì. Offerte accessibili come sottotitoli, audiodescrizioni e lingua dei segni non potrebbero più essere finanziate nello stesso modo in caso di approvazione dell’iniziativa.
Quanti film sostiene la SSR?
Nel 2024 la SSR ha sostenuto 220 film svizzeri, tra cui molti cortometraggi e film d’animazione, fondamentali soprattutto per le giovani e i giovani cineasti che vogliono inserirsi nella professione. Rientrano in questo sostegno anche serie televisive, così come la sottotitolazione e il doppiaggio dei film. Grazie ai diversi finanziatori – e in particolare alla SSR – oggi quasi tutti i film sono disponibili in italiano, francese e tedesco. Dal 1996 la SSR ha investito oltre 400 milioni di franchi, rendendo possibili più di 4'000 film e oltre 40 serie.
Quanto influisce sull’economia il denaro dell’industria cinematografica?
Il settore della produzione cinematografica genera un fatturato annuo di circa 800 milioni di franchi e offre 3’700 posti di lavoro a tempo pieno. E questo rappresenta solo il nucleo più stretto del settore: si aggiungono fornitori e l’intera industria audiovisiva, che beneficia direttamente della produzione cinematografica.
(Fonte: Die Filmproduktion Schweiz, 2022, BAK Economics, https://www.swissfilm.org/verband/branchenstudie/)
Quanti posti di lavoro sono coinvolti?
Circa 3’700 equivalenti a tempo pieno – oltre 5’000 persone – lavorano nella produzione cinematografica svizzera. Circa un terzo di questi posti sarebbe direttamente colpito in caso di approvazione dell’iniziativa.
Quali professioni sarebbero colpite?
Una produzione cinematografica coinvolge numerose figure professionali: attori/trici, sceneggiatori/trici, operatori/trici di ripresa, produttori/trici, scenografi/e, pittori/trici di scena, illuminatori/trici, sarti/e, truccatori/trici, montatori/trici, tecnici/che del suono, produttori/trici multimediali, animatori/trici, personale di catering e molte altre figure. Sarebbe inoltre colpito anche il più ampio settore audiovisivo che realizza contenuti nel nostro Paese: spot pubblicitari, podcast e contenuti per i social media.
In che modo il settore del turismo beneficia del cinema svizzero?
Film e serie plasmano l’immagine delle nostre città e regioni nel mondo intero.
Sono uno strumento di promozione del territorio, un biglietto da visita culturale e un motore per il turismo. Meno produzioni svizzere significa meno visibilità per la Svizzera, sia in patria che all’estero. Durante le riprese, le spese per alloggio e ristorazione rappresentano spesso oltre il 10% del budget di un film. Per una serie, ciò significa frequentemente quasi un milione di franchi investiti in hotel e ristoranti.
La produzione cinematografica svizzera sarebbe l’unico settore colpito?
No. Anche la musica e la letteratura svizzere sarebbero fortemente interessate dai tagli, perché la SSR sarebbe costretta a ridurre in modo altrettanto radicale gli investimenti in questi ambiti.